Juliette & the Licks - Four on the Floor




“What I get in rock 'n' roll that I don't get in movies is that connection with the people. With music it's instantaneous, and just to watch people light up, it's really amazing. I love that connection”
Juliette Lewis


Attrice , cantante, modella e presentatrice.
Juliette Lewis oltre ad essere molto bella , come potete vedere qui sopra , si può davvero definire un’artista poliedrica in tutti i sensi, e anche molto particolare , con una personalità e varietà tutta sua nel fare arte.
I film in cui ha recitato infatti sono quasi tutti film ‘strani’ , ‘insoliti’ spesso visionari come Strange Days del ’95 o violentissimi come Natural Born Killers ( Assassini Nati ) o Dal Tramonto all’Alba. E’ stata inoltre candidata all’oscar per Cape Fear di Scorsese nel 1992 ed una nomination agli Emmy per My Louisiana Sky nel 2001. Ha inoltre partecipato alla spassosissima serie tv My Name is Earl nel 2005.
Dicono che le sue doti recitative siano molto alte ma che per un motivo o per l’altro la bella Juliette sia sempre stata in un qualche modo sottovalutata da Hollywood .
Ad ogni modo quello che traspare dalla sua carriera , sia come attrice che come musicista è una certa stravaganza una certa aggressività ed una intelligenza troppo alta per essere considerata principessina hollywoodiana super ricca e bigotta.. Juliette infatti con il suo gruppo , i Juliette and the Licks ( in cui suona anche Todd Morse degli H2O ), non ci va tanto per il leggero e tira fuori denti e unghie , canta sporco , fa canzoni propriamente rock molto tirate , alcune anche molto esplicite sia come testi che come sound.
Con i Licks , la Lewis ha inciso tre dischi : Like a Bolt of Lightning (2004) , You’re Speaking my Language (2005) e il disco in questione , uscito nel 2006 col titolo Four on the Floor.
Il disco si presenta sin dalla prima traccia come un pugno nello stomaco che non lascia spazio a melodie e voci soft tipiche del cantato femminile e che qualcuno si potrebbe aspettare vedendo una foto della bella Juliette .
Un disco spiccio insomma e molto potente , salvo rarissimi frangenti in cui sembra subentrare subentra un filo di melodia che però viene contaminata subito da un cantato isterico, nervoso, spesso trasgressivo.
L’originalità non è certo il punto forte del gruppo , che infatti si ispira chiaramente ai più grandi compositori rock e hard rock del passato , da Stoges a AC\DC ( Get it Out sopra tutte ) per intenderci.
Sono dieci tracce al fulmicotone che sembrano nate per essere eseguite selvaggiamente dal vivo.
Niente di più , niente di meno. Dieci canzoni che non lasciano nessuno spazio all’immaginazione :semplici , efficaci , dirette e graffianti arrivano dritte al punto… esattamente come l’intera carriera di Juliette.




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