Berlusconi? Bene o male purchè se ne parli.

Comincio con una frase che potrebbe far storcere il naso a molti, ma tant'è: 
Io credo che l' Antiberlusconismo sia stato dannoso per questo paese quanto il Berlusconismo stesso.
Oscar Wilde diceva:  "Bene o male purché se ne parli".
Ci penso ogni volta che il Senatore malvivente condannato Silvio Berlusconi,  dice una frase delle sue, quelle imbarazzanti per intenderci.
Ieri (07-11-2013) si azzardò ad esempio a definire i suoi figli come messi nelle stesse condizioni degli ebrei sotto Hiltler.
Senza sminuire il genocidio ebraico: non vi sembra un filo eccessivo che come apre bocca (a sproposito) un condannato malvivente, seppur leader di una consistente forza politica, si debba per forza mobilitare tutta la stampa nazionale per creare incredibili quanto inutili  titoloni da prima pagina con la conseguenza deleteria che tutta la popolazione poi ne crea a sua volta una eco mostruosa in un sottobosco di battute e ironia spiccia che  portano l'opinione pubblica verso lidi che con la politica in realtà non hanno nulla a che vedere?
Perchè in questo paese ci focalizziamo sempre e solo sulle cavolate (perchè di cavolate si tratta) come questa o come, ad esempio, il cane della Pascale? 
Non è più importante, ad esempio che il Senatore Berlusconi vanta il 99,4% di assenze in Senato?
Le misure che il governo è stato obbligato a prendere per iniziare la bonifica nella Terra dei Fuochi dopo le pressioni del movimento 5 stelle non è argomento più  alto e importante di Dudù e delle sparate senza senso di un condannato malvivente in via definitiva?
Per quale motivo esistono grandi penne (penne dorate come piace definirle a me) di persone intelligenti e savie (ma  ben poco libere)  che si gettano a sprecare inchiostro e forze mentali nel commentare queste buffonate?
Ricordo che verso la fine degli anni 90, per un periodo anche abbastanza lungo, si parlò in tutto il 
mondo, spesso anche nei TG nostrani, di un artista industrial che si chiamava (e qui si accenderanno lampadine in tutti i lettori) Marilyn Manson.
Manson era furbo.  Sapeva benissimo come accalappiare i suoi cani e come incantare i suoi polli
I cani, detrattori bigotti per lo più, erano allibiti e disgustati dal suo apparire così 'anticristo' (della domenica tra l'altro, basterebbe un pò di cultura in campo Black Metal per far apparire Manson un chirichetto da oratorio Don Bosco) mentre i polli condizionabili (spesso adolescenti) ne erano attratti fortemente. 
I media, che tendono sempre a voler creare sensazionalismo per aumentare share e vendite, attorno a qualsiasi cosa (basti leggere la stampa sul movimento 5 stelle in questo periodo, dove ogni singola cavolata viene ingigantita a scandalo incredibile) gli sono andati dietro per un bel pò abboccando anche loro come pesci.
Tra cani, polli e pesci quindi tutti pendevano dalla bocca di Manson, che per sua stessa ammissione considerava il fatto positivo. 
"Non importa che si parli bene o male di me, l'importante è che se ne parli".
Che poi Manson, sgrassato dalla sua immagine, dal suo personaggio, rimanesse uno dei tanti artisti (validi, come tanti altri) del panorama Industrial questo passò in secondo piano: Manson era una star,  ma qualcuno sa che fine ha fatto? 
No, salvo i suoi fan più sfegatati. Perchè? Perchè la gente e quindi di conseguenza anche  i media hanno smesso di seguire le sue esternazioni,il suo apparire, le sue vicende. Ora come ora è un artista come gli altri che produce la sua musica per i suoi appassionati (oppure no, sinceramente non ho neanche voglia di andare su wikipedia per informarmene). 
Il Berlusconismo dei polli pro berlusconi e l'anti-berlusconismo dei cani anti-berlusconi per me sono due facce della stessa medaglia
Sono due 'correnti di pensiero' superficiali, che hanno in comune il fatto di dare e Berlusconi più importanza di quanta ne meriterebbe.
 Berlusconi sarà un capitolo chiuso (grazie a Dio) di questo paese nel momento in cui il popolino e di conseguenza i media e persino i saggi intellettuali di sinistra e destra smetteranno di dargli attenzione (nel bene o nel male) per ogni sillaba da lui pronunciata.
Berlusconi è l'idolo facile per una destra ormai senza ritegno o valore morale alcuno e il nemico perfetto per gli elettori di  sinistra (anche se ultimamente vedo che la stampa e i media di regime stanno gettando sempre più le basi per spostare l'attenzione sul nemico 'di scorta', ovvero Beppe Grillo, altro nemico della Democrazia made in PD).
Notare bene cosa ho scritto: La sinistra degli elettori, non quella dei partiti. Se la sinistra italiana fosse davvero contro B. non avrebbe neanche mai potuto essere stato considerato eleggibile, sin dal 1994. B. è per il maggior partito di sinistra in Italia (pi di)  un ottima scusa per prendere voti con la scusa dell'anti-berlusconismo che poi nella realtà dei fatti non ha mai ostacolato (anzi).
Le frasi di B. di ieri, ad esempio, dovevano stare in qualche trafiletto, non certo sulle prime pagine dei giornali, che dovevano essere abbondantemente contentrate sulla discussione sulla guerra in Afganistan avvenuta alla Camera (ad esempio) o al limite sul caso vergognoso del Ministro Cancellieri.

Citando Paola Taverna nel suo impetuoso discorso in Senato

"buona galoppata verso casa, Cavaliere".

NB: la cosa triste è che per esprimere questi concetti ne ho dovuto parlare anch'io.

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