Perchè "la giornata della memoria" non diventi "la giornata dell'ipocrisia"


 

Più che una "giornata della memoria" io farei fare a tutti un "viaggetto della memoria". Monaco (Germania) è una bella città, frizzante, moderna per certi versi e piena di svaghi, ma poco lontano dal centro cittadino vi è una località che consiglio di visitare: si chiama Dachau.
Non è così famoso come Auschwitz, ma poco distante dal centro del paesino vi è il primo campo di concentramento della storia, datato addirittura 1933.
L'aria di morte e di freddo, muri freddi, architettura gelida e scarna, tipica del pensiero 'stupido' militaresco è istruttivo più di dieci "giornate della memoria" messe insieme.
La cosa peggiore però non l'ho vista, l'ho ascoltata nell' audioguida.
No non sono state le descrizioni dai toni neutri e con piglio documentaristico delle varie torture ed angherie che i prigionieri erano costretti a sopportare.
No, la cosa peggiore per me è stato un frammento audio sulle reazioni degli abitanti di Dachau ai tempi in cui il campo era attivo:

Secondo la guida non c'era UNA persona in tutta Dachau che almeno non sospettasse, che non avesse almeno il presentimento, che a pochissimi chilometri dalla loro casa ci vosse qualcosa di realmente MARCIO.
Allora viene da chiedersi una cosa molto semplice:
in caso di ingiustizie, di vario livello, di varia gravità, sono colpevoli solo gli esecutori, palesi e spietati, o lo sono anche i pavidi e gli omertosi ?



Perchè c'è "una giornata della memoria"?
Per ricordare e il giorno dopo dimenticare fino al prossimo anno?
No, perchè se no è una giornata vuota, una giornata anzi dannosa perchè sminuisce quel che è stato e non ci insegna niente se non l'ipocrisia di dire un "poverini".

Esiste la memoria perchè la memoria deve indurre le persone a dire "mai più" ed a combattere ogni giorno, con intransigenza e con onestà intellettuale, contro qualsiasi, anche minima, privazione di libertà.
Questo 'pippone' per dire che cosa?

Che la libertà ha un prezzo, altissimo, ed un popolo distratto, un popolo senza nesssun valore reale se non quello degli Euro sonanti, è un popolo che non sceglie più, che non combatte più, è un popolo malleabile, miserabile ed in balia delle ingiustizie.
Non guardate film sullo sterminio sul divano, andate nei luoghi dove è avvenuto, questo è il messaggio.
Diffidate del pensiero dominante, createvi il vostro e se non vi piace la situazione in cui vivete scendete in piazza invece di lamentarvi.
Non date per scontato che cose come queste non potrebbero mai accadere perchè è proprio così, sotto questa leggerezza, che sono accadute e che un domani potrebbero riaccadere, nel silenzio assenso dei pavidi, degli omertosi e dei collusi.

Vi invito a sfogliare il mio album fotografico su Dachau.

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