L'Unità in crisi...strano..


Le pagine de L'Unità, storico giornale fondato da Gramsci tanto tempo fa, ormai sono lasciate ad invecchiare nelle bacheche delle città. Le incontri per le viuzze acciottolate dei paesini, nei grandi vialoni ingrigiti dallo smog delle grandi citta, ma la sensazione è sempre la stessa: tanta carta al vento, solitaria, che ingiallisce e invecchia come invecchia la bacheca, ormai logora. 
Qualche saltuario Umarell si avvicina (con le braccia rigorosamente incrociate da dietro), appoggia la 'zanetta' e legge distrattamente la propaganda del Partito Democratico. 
Qualche volontario ogni tanto fa lo sforzo di affiggere la nuova menzogna quotidiana perchè possa nuovamente non esser letta da nessuno. 
Spesso passeggiando per strada passo davanti ad una di queste bacheche solitarie ed è questa immagine, mi dico sempre, la rappresentazione fisica di come è finita un'epoca, di come è finita malissimo un'epoca. 
Un epoca un tempo fatta di grandi ideali e grandi valori, traditi da avidi cialtroni che giocando con le parole e facendo finta d'esser grandi statisti,hanno reso tutto insipido vendendosi per trenta denari, ingannando il proprio popolo per la loro brama di denaro e di "potere" (potere tra virgolette siccome sono marionette). 
L'Unità è oggi house organ in caduta libera di un partito che ormai non ha più nessuna attinenza con la storia che fa finta di rappresentare ed il giornale come il partito arranca sempre più nel continuare a convincere di essere ancora credibile. Gli articoli che propone l'Unità del 2014 sono faziosi, distaccati dalla realtà, parziali e spesso tragicomicamente ed involontariamente caricaturali del partito stesso. 
 “Ci faremo carico di aiutare a favorire l’individuazione di una soluzione urgente e solida, che consenta a l’Unità di continuare a svolgere il proprio ruolo insostituibile nel panorama dell’informazione italiana” dice Fassina...Insostituibile? informazione? Fassina? Novant'anni di storia a mio parere traditi ma tant'è: buon compleanno.



Commenti