sottotitolato "il pippone del sabato mattina"
Penso troppo alla politica, mi interesso troppo di politica, parlo troppo di politica.
Questa una delle critiche imperanti di alcuni miei amici, di gruppi diversi quindi 'scollegati' tra loro.
E' una critica che ascolto attentamente perchè so l'assoluta buona
fede di chi me lo fa notare, ma sotto sotto non la accetto perchè
deriva secondo me da una errata concezione della politica. Per me è
come sentirmi dire: sei troppo interessato a quel che succede fuori dal
tuo microcosmo, cerca di pensare anche un pò ai fatti tuoi. Scusatemi ma
fa molto Antonio Razzi, fa molto "fatti li cazzi tua, l'Abruzzo è
bello".
A mio modo di vedere (e ognuno ha il suo) non è che sono io
che penso troppo alla politica, ma siete voi che ci pensate troppo
poco...
Vedetela così: cerco solo di bilanciare la vostra totale
indifferenza su tutto ciò che va un metro fuori dal vostro cortile e che
secondo me è la cosa che legittima di più le nostre classi dirigenti a
sfruttarci e prenderci per i fondelli.
Chiaro che questa ultima
frase, come quel del "troppo politico" è sbagliata, è una
generalizzazione e generalizzare è sempre sbagliato.
Non è vero
infatti, perchè ad esempio c'è modo e modo per interessarsi alla
società in cui si vive: c'è chi ad esempio fa beneficenza, o va a
prestare il proprio tempo in ambulanza come volontario, o chi magari
organizza eventi a scopi benefici.
Non ho mai sentito ne mi sono
mai sentito il diritto di dire a nessuna di queste persone: hey sai,
secondo me ti occupi troppo di beneficenza, hei sprechi troppo tempo
dentro quella ambulanza a fare volontariato.
Perchè? Perchè sta
tutto nella concezione positiva del termine "beneficenza"
"volontariato" e in quellla negativa che invece abbiamo di "politica".
Per alcuni (e in parte hanno ragione) la politica è "una cosa sporca"
quindi non degna di essere annoverata tra le cose per cui vale la pena
perder tempo ad informarsi...Che è un pò come dire che hanno il cesso di
casa otturato ma pazienza piuttosto che sporcarsi le mani continuano a
cagarci dentro fino a che non straborda (un pò da pulp fiction come
paragone, poi non dite che mi interesso solo di politica). Queste si
chiamano scuse per non pensare.
Per altri di quelli che ti dicono
"pensi troppo alla politica" è come dire "sei troppo fissato con sto
calcio" o, che so, "sei troppo fissato con la trilogia di Ritorno al
Futuro, non si guarda altro!". Come se "politica" equivalesse a "sport",
a "cinema" a musica, a taglio e cucito.. Hobby n work.
La cosa grave secondo me è che sono cose palesemente diverse.
La politica non è una passione come le altre o un hobby, io credo sia
senso civico innanzitutto, essere informati in particolare è, io penso,
un dovere civico non un hobby per riempire le giornate.
Inoltre
la politica intesa come la intendiamo noi è solo giochini di potere ma
in realtà politica la puoi fare ogni giorno nel tuo piccolo, ad esempio
che so, informandoti sul fatto che la Barilla è per metà proprieta di
Walter Wurth che a sua volta è uno dei più grandi produttori e
commercianti d'armi del mondo. Politica cos'è? E' decidere di smettere
di comprare prodotti barilla (boicottaggio) e convincere altri a fare lo
stesso informandoli.
Questo è fare politica, questo è
politica. Ed è una cosa stupenda perchè ti rende consapevole, ed essere
consapevole equivale ad essere LIBERO, che è la cosa che più mi preme
nella vita.
Lo so che "la politica di palazzo" è una di quelle
cose che oggettivamente fino a poco tempo fa era poco entusiasmante per
la maggiorparte e anche per me, perchè siamo venuti su con delle classi
politiche e dei partiti che non hanno fatto altro che farci allontanare
(o non farci mai avvicinare sin da piccoli, salvo i famosi polli da
batteria che vivono di politica come i figli dei notai vivono dlela
professione) e ci hanno mostrato che la politica era un mestiere, una
poltrona, un inciucio, corruzione, mafia, clientelismo... era cosa
sporca, era quasi cosa nostra!
Bene io penso che invece la politica
sia quella che faccio con ciascuno di voi voglia parlarne con me, e
questo accade sempre di più anche grazie ai famigerati grillini che (ed è
un dato di fatto) hanno fatto tremare il tavolo e rimescolato le carte
in gioco, ora si può e si deve ricominciare ad avere attenzione
(compatibilmente certo con gli impegni e con tutte le altre cose che ci
fanno sentire vivi, ognuno ha le sue) ed importarci di questa cosa un pò
di più del solito.
Io sono troppo politico ok, ma chi lo è poco poco o niente ha mai letto questa citazione?
Il peggiore analfabeta
è l’analfabeta politico.
Egli non sente, non parla,
nè s’importa degli avvenimenti politici.
Egli non sa che il costo della vita,
il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina,
dell’affitto, delle scarpe e delle medicine
dipendono dalle decisioni politiche.
L’analfabeta politico è così somaro
che si vanta e si gonfia il petto
dicendo che odia la politica.
Non sa l’imbecille che dalla sua
ignoranza politica nasce la prostituta,
il bambino abbandonato,
l’assaltante, il peggiore di tutti i banditi,
che è il politico imbroglione,
il mafioso corrotto,
il lacchè delle imprese nazionali e multinazionali.
(Bertold Brecht)
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