A mia figlia

...E poi ci sei tu. 
Tu che riesci a sedare ogni mia ira, ogni sera.
A fare finire al meglio ogni mio giorno feriale per quanto spesso insulso, 'pieno di vuoto' e di chiacchere diafane di gente malata -ma in maggioranza e quindi di conseguenza 'sana'-.
Tu riesci a darmi una motivazione in più -l'ennesima per la verità, ma senza dubbio la più grande e materiale da quando sono vivo- per continuare a costruirmi e costruirti un futuro spero migliore di certo mio passato dominato da scelte diciamo piuttosto...rivedibili.
Un futuro al riparo dagli errori di cui sono stato vittima e di quelli di cui sono stato artefice.
Al riparo dalle logore morali 'stanche e malate' di cui siamo stati intrisi senza malizia da genitori in totale buona fede ma bombardati anche loro, sin dai primi anni di vita, con fallaci convinzioni sociali. Vittime e carnefici al tempo stesso di un mondo che ha perso, e da talmente tanto da non ricordarselo neanche più, il valore sacro del tempo, bene unico personale e non rigenerabile, confondendolo e barattandolo spesso con quello effimero, artificiale del denaro come fine ultimo. Quello che ha confuso il lavoro con il reddito, il benessere con la ricchezza e la vita con la servitù.
Eppure non siamo così, non è la nostra vera natura essere così stronzi con li prossimo e così masochisti con noi stessi e tu ne sei la prova.
Nei tuoi occhi vedo l'essenza degli esseri umani, e quindi anche una piccola speranza per la nostra specie.
E credimi è un' essenza molto diversa da quel surrogato che vedo negli occhi di tutti quelli che conosco, compresi i miei, quando sempre stanco mi guardo allo specchio prima di coricarmi, non prima di averti dato l'ennesimo bacio.

Buonanotte amore mio.

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