The Clovehitch killer recensione




The Clovehitch Killer è un thriller con forti venature drammatiche del 2018, ad opera del regista statunitense Ducan Skiles. 
Prima di cominciare vorrei solo fare un appunto sulla localizzazione in italiano di questo film, siccome di fatto non c'è! Ed è su questo che vorrei puntualizzare: non riesco a capire perché visto che siamo di fronte ad un film che , piaccia o non piaccia mostra comunque discrete doti autoriali e registiche.
Più in generale:  Io le localizzazioni non le ho mai capite. O per meglio dire non ho mai capito quale sia il vero metro di giudizio per cui si sceglie un film piuttosto che un altro. Sicuramente non il suo valore artistico, anche perché se no non si spiegherebbe il fatto che spesso vedo doppiati in italiano i peggio filmacci di serie C2 mentre noto che vengono lasciati da parte film come questo che, seppur non rappresentando niente di trascendentale, comunque si difendono piuttosto bene, molto meglio dei soliti filmetti da jumpscare in sala se non altro!
Glissando su questi aspetti legati più alla sfera della distribuzione che altro passiamo a dire due parole sul film in se.

never trust a scout!

Come ho già scritto più che un horror The Clovehitch Killer è un thriller fortemente drammatico. Viene qui narrata infatti la  lenta ma inesorabile tragedia di una famiglia ultra cattolica e praticante in tipico stile bacchettone americano. 
Il protagonista della pellicola è Tyler , adolescente e scout ("i pochi, i fieri, i non fichi", per chi guardava i Simpsons come me), figlio di un provetto Ned Flanders, capo scout e tuttofare di mestiere, che a vederlo da fuori sembra il classico padre modello tutto casa e chiesa. 
L'abilissimo Capo-scout della cittadina aiuta i suoi lupetti (tra cui figlio e nipote) a raggiungere i loro "badge" di riconoscimento nelle varie discipline (le famose spillette degli scout) , è esperto nel campeggio , nella creazione di complessi nodi e si dimostra particolarmente empatico e abile nei rapporti con bambini e ragazzi. 
Insomma: visto così un padre premuroso e un cittadino modello. 
 
Se non fosse che  in Tyler, per una serie di fortuiti  ritrovamenti, si comincia pian piano a insinuare il tarlo che suo padre sia in realtà il famigerato killer di Clovehitch, un efferato serial killer che pochi anni prima aveva fatto almeno dieci vittime, tutte donne, nella piccola cittadina dove si svolgono gli eventi. 
Non è mai il massimo quando cresci con sanissimi principi cristiani pensando che tuo padre sia una specie di prete mancato e scopri invece fior fior di giornaletti porno a  tema bondage nel suo capanno degli attrezzi no?
Il bondage è quella pratica del sesso estremo per cui per godere meglio si deve legare il partner. Letture inusuale per un wannabe chirichetto no? Torna fuori infatti la passione per i nodi del padre, ma questa è solo la punta dell'iceberg.

Così Tyler, attanagliato da questo dubbio atroce, contatta una sua coetanea, una ragazza, che è continuamente presa in giro e bullizzata in quanto ossessionata dal killer di Clovehitch (e poi scopriremo anche il perché si questa sua apparentemente insana passione)
I due ragazzi, si lanceranno in indagini sempre più audaci e approfondite, fino a che....

Non faccio spoiler ovviamente, 
e vado a dirvi che ne penso di questo film: l'ho trovato più che discreto sotto il profilo della regia e della recitazione, mentre forse con un plot come questo tra le mani (frutto di fantasia e quindi modellabile dagli autori) si poteva fare di più sotto il profilo della non linearità. 
Alla fine non mi ha lasciato per niente deluso, ma non è certo uno di quei film indimenticabili. Forse l'unica cosa che mi rimarrà impressa è l'inquietante volto impassibile dell'attore che interpreta il padre ma solo perché mi rimanda vagamente al fantastico e altrettanto imperscrutabile Walter White di Breaking Bad.


In giro ho letto piuttosto male di questo film , molti hanno detto che è un film che non lascia niente, che non stupisce e non lancia nessun messaggio allo spettatore.
Io però, dopo i titoli di coda, un messaggio ce l'ho visto. 
Vale a dire un'aspra critica all'ipocrisia dominante in alcune comunità cattoliche.  Quel velo di marciume che spesso si nasconde sotto le linde tende e le immacolate abitazioni dei chiesaroli di turno, oltre le belle citazioni prese dalla bibbia e la preghiera di facciata prima di mangiare. Quella continua volontà  tipica dei bigotti di voler nascondere gli scheletri dentro gli armadi e la polvere sotto il letto, anche di fronte a situazioni e scoperte estreme. 
La famiglia cristiana prima di tutto, e prima ancora il suo decoro, la sua rispettabilità sociale. 
In questo senso ho apprezzato Clovehitch, e questo mi ha fatto chiudere un occhio sui suoi difetti, con cui concludo: alcuni buchi di trama e una scarsa originalità di fondo.

Resta il fatto che è una vera vergogna che continuino imperterriti a localizzare in italiano degli horror e dei thriller 'dei puffi', che davvero son fatti male e davvero sono scontati (ultimo esempio di film orrendo ma localizzato in italiano e andato persino al cinema? Hell Fest, diarrea sciolta non cinema)  e vengono invece lasciati fuori dal suolo italico dei film tutto sommato ben fatti, ansiogeni e interessanti come Clovehitch.
Se volete recuperare il film l'unica è comprare la versione USA da qui . Per i meno poliglotti in giro ho visto anche dei sottotitoli ma sinceramente, essendo amatoriali, non metterei la mano sul fuoco sulla loro qualità.
Alla prossima!

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