Butchers 2020 recensione horror simile a Non Aprite Quella Porta

 -"Ho fatto due etti e mezzo , che faccio lascio"? -"lasci lasci". 

-"Altro?" -"altro!".

Solo i bolognesi capiranno l'ultima parte ma fa' lo stesso, parliamo del film. La domanda è una sola: perchè? 

Perchè creare un clone di  The Texas Chainsaw Massacre, ma ambientato nel 1998 per altro con in mezzo una gas station simile a quella di TCM se esiste già un Texas Chainsaw Massacre che ha funzionato e funziona tutt'ora da più di cinquant'anni? Bisognerebbe chiederlo al regista Adrian Langley in effetti. Immagino sia un omaggio ma sinceramente non so quanto  Tobe Hooper, buonanima, sarebbe entusiasta del risultato.

Ad ogni modo partiamo dalla trama di Butchers che come spesso accade negli horror è davvero basic: due coppiette di ventenni con problemi di coppia da ventenni (ovvero si cornificano vicendevolmente, e questo ve lo posso anche spoilerare tanto è un elemento inutile per lo svolgimento del film) rimangono a piedi con la macchina in un buco di stradina dimenticata da Dio (il film è girato in Canada ma direi ambientato in USA). Due di loro si incamminano alla ricerca di aiuto (siamo nel 98, non tutti avevano un cellulare,  lo scrivo eventualmente per qualche lettore nato nel 2000) mentre gli altri due rimangono nei pressi dell'auto. 

Dopo un pò di cammino e l'immancabile pausa ciulatina nel boschetto (i ventenni degli anni 90 erano ventenni come tutti gli altri) raggiungono un incantevole gas station molto vintage inclusivo di simpaticissimo benzinaio barbuto psicopatico, che in realtà avevamo già conosciuto in tutta la sua amabilità nella sequenza iniziale che ho appositamente omesso. Manco a dirlo di li a poco i nostri si ritrovano in balia del suddetto benzinaio e della sua scoppiettante famiglia di eccitati macellai improvvisati,  appesi come salami e pronti per la macellazione ed altre angherie. Non vado oltre, ma...Vi ricorda per caso qualche altro film?


Di buono posso dire che l'allegro campionario di sociopatici a schermo tutto sommato risulta convincente ed è buona sopratutto la prova recitativa dei due fratelli Watson. Buona anche la fotografia nonostante un budget evidentemente basso. A parte questo per me tutto il resto è di una mediocrità spinta ed anche il finale l'ho trovato inutile, a quel punto non capisco perchè farlo terminare in quel modo così sbrigativo, dopotutto il film è piuttosto corto quindi altri due minuti di tensione in più non avrebbero guastato.

Rifacendosi così tanto , al limite del plagio per alcune cose (vedi l'entrata in scena di Oxford, tra Leatherface e le Colline hanno gli Occhi), al classico di Hooper e dato il titolo mi sarei aspettato molto ma  molto più gore, e invece tutto sommato si mantiene nella media deglia altri film di genere. 

Alcune trovate stilistiche rimangono inutili anche a fine visione (a che servivano le foto? a che serviva il ragazzo che filmava tutto quando il film è tutto fuorchè un mokumentary?). Mutuato da voisapetequalefilm anche il fatto che ci sia presentata una intera genealogia di psicopatici. Tra mamme (sepolte), zii, fratelli minorati e menomati il campionario classico più o meno c'è tutto ma a parte l'ottima prova di Simon Philips nei panni Owen e di Michael Swatton nel ruolo di Oswald il resto è piuttosto scarsino , Zio Willard compreso a mio parere.  

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Il risultato finale? 

Un film corto, fiacco e davvero scontato, soprattutto perché nel 2021 di film ispirati ai classici ne abbiamo visti già abbastanza direi  (e anche tanti fatti meglio di questo),  per non parlare del fatto che Butchers non usa l'ispirazione e la passione per un grande regista per fornire nuove letture ma sostanzialmente  copia attingendo a piene mani in un immaginario non suo modificandolo quel tanto che basta per non essere proprio una copia carbone, ma non inserendo elementi significativi restituendo un effetto trito e ritrito ad ogni appassionato di horror.

Piccola nota positiva a margine:  la presenza della canzone "A Good Man is Hard to Find" nei sintetici titoli di coda efficaci con un inedito balletto

...ma per il resto famiglia Sawyer 1, famiglia Watson 0

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