Sleepless Beauty recensione film horror

sleepless_beauty_recensione

Sleepless Beauty  è un film appartenente al sottogenere dei torture porn e dei trap movie. Horror di provenienza russa ma attualmente presente nel catalogo Prime Video statunitense

Il regista è Pavel Khvaleev, abbastanza apprezzato per i suoi passati lavori. 

TRAILER

TRAMA

La banalità: Mila,  una ragazza normalissima,  viene rapita da una organizzazione ignota che opera nel deep web (o dark web o come volete) e imprigionata in un luogo abbandonato dove viene poi torturata psicologicamente per diversi giorni in diretta streaming per la gioia degli psicopatici , sicuramente paganti di turno. 

Fino a qui tutto già visto, l'unica particolarità è il fine per cui gli amministratori dell'organizzazione fanno ciò , che non è sicuramente al solo scopo di fare divertire degli psicopatici online. Non vi spoilero nient'altro ma tanto l'epilogo è talmente banale che arriverete probabilmente ad indovinare subito dopo aver visto la scena iniziale che apparentemente sembra non centrare nulla con tutto il resto. 

sleepless_beauty_recensione

REGIA E RITMO

Fortunatamente il film non dura molto, perché sa tantissimo di già visto e non propone soluzioni registiche secondo me interessanti. Un pò di mestiere sicuramente c'è visto che il regista è stato anche apprezzato per i suoi lavori precedenti ( che io personalmente non ho visto, lo ammetto).  Dovendo giudicare solo questo posso dire che non mi ha fatto venire molta voglia di approfondire. 

Quasi tutto ciò che si vede è copiato da altri film , se non per alcune piccole differenziazioni.  L'unico elemento diverso e degno di nota rispetto agli altri film del genere torture \ trap movie è nel tipo di torture messe in scena, che qui sono principalmente psicologiche. 

Andiamo dalla privazione del sonno a sessioni di realtà virtuale con immagini disturbanti passando per la clausura all'interno di spazi angusti e claustrofobici fino ad arrivare ad una vero e proprio lavaggio del cervello operato anche a livello fisico. 

PERFORMANCE ATTORIALI

Se la cava bene la protagonista interpretata da Polina Davydova ma per il resto siamo ampiamente sotto la media, con alcuni personaggi anche abbastanza importanti,   come l'investigatore ad esempio, che risultano per lo più sotto-tono.

A differenza di quasi tutti i torture porn \ trap movie qui ci sono molte sequenze al di fuori della ambiente di prigionia, dove però nessuno degli interpreti riesce a non fare di più del 'compitino' a loro assegnato, di fatto rendendo queste sequenze abbastanza sciatte se comparate con quelle all'interno della 'prigione'  

sleepless_beauty_recensione

STILE VISIVO, INQUADRATURE E FOTOGRAFIA

Lo stile generale non si discosta molto da quanto visto in altri film del genere come Saw o anche Hostel, la regia è più che decente ma priva di guizzi particolari non volendosi praticamente mai discostare dai canoni di genre,  ed anche la fotografia non mi ha stupito particolarmente in nessun momento. Sembra che il regista non volesse osare realmente, o che comunque non ci sia riuscito. 

L'unica cosa 'originale' a livello stilistico, ma anche dannatamente inutile e pretestuosa ,  è il 'cartone' piuttosto disturbante e malato a cui si assiste per alcuni minuti, un vero e proprio mindfuck violento, nonsense e a tratti sessualmente perverso, ma sostanzialmente senza un vero scopo ai fini della trama se non quello di creare ulteriore disgusto nello spettatore o magari suscitare uno  shock come quello della protagonista,  che però io sinceramente non ho avuto.  

Una cosa riuscita secondo me è che tutto nel film è atto a dare fastidio ai sensi, a disturbare sin dai primissimi minuti, ancora prima della prigionia di Mila e ci riesce dannatamente bene. 

Dalle luci lampeggianti ai suoni di sottofondo appena percettibili tutto è sempre e comunque malato e decadente restituendo un mood  angoscioso a livello sensoriale e funzionale direi  per un tipo di film come questo, anche se sinceramente non può bastare questo elemento da solo a raggiungere la sufficienza.

sleepless_beauty_recensione

INNOVAZIONE E RIMANDI CINEMATOGRAFICI

I rifermenti sono palesati dalla citazione di Fandango.com inseriti nella locandina del film: "Un sanguinoso viaggio con un indizio della saga di SAW e del francese Martyrs"

Oddio. il rifermento a Martyrs, che in realtà è il motivo per cui ho deciso di guardare questo film nonostante il mio rapporto conflittuale con i torture porn, è molto pretestuoso e poco corretto nei confronti del capolavoro di Pascal Laugier che è infatti al contempo uno dei miei horror preferiti di sempre ed uno dei più 'temuti', tant'è che l'ho rivisto solo una volta. 

Devo dire che alla seconda visione Martyrs mi ha fatto meno effetto sapendo già tutto, ma alla prima , terribile visione quel film mi ha letteralmente sconvolto, spiazzato e al contempo lasciato deliziato (artisticamente parlando) per il suo significato profondo. Un film insomma che ho trovato a tratti geniale e che infatti mi ha messo sia interesse per il sottogenere torture\trap , sia diffidenza nell'affacciarmici ogni volta. 

[prima di continuare con la recensione: ecco una selezione delle offerte Amazon più economiche in ambito film , tv e non solo sempre aggiornate]

midnight factory offerta


Lo stesso non si può certo dire di Sleepless Beauty. Non ci sarà mai una seconda visione. Non è necessaria e forse potendo tornare indietro eviterei anche la prima. Questo perché di 'senso profondo' questo film non ha nessuna traccia, neanche quando sono chiarite e palesate le motivazioni del lavaggio del cervello nei confronti della sventurata  protagonista.

Un'altro rimando cinematografico che mi è venuto in mente , soprattutto leggendo le sessioni di chat presenti nel film è il semi dimenticato pseudo-snuff My Little Eye (un prototipo di tutti questi film e di film come Unfriended) che visto tanti anni fa' al cinema un bel pò di sano  fastidio me lo diede e che infatti ancora oggi ricordo , a differenza di questo film che probabilmente dimenticherò presto.  

sleepless_beauty_recensione

CONCLUSIONI E CONSIDERAZIONI PERSONALI

Un film con una trama trita e ritrita che però ha la presunzione di essere anche una sorta di thriller politico, una recitazione generalmente sotto la media, una regia essenziale con una fotografia piuttosto insapore. Introduce alcuni 'prop' interessanti al già vasto campionario delle torture viste in questo genere di film ma sviluppati non troppo bene e spesso privi di senso. Un film che riesce a disturbare i sensi grazie all'audio ed ad alle luci lampeggianti  di cui fa' un uso spropositato , ma che in realtà ha molto poco da dire in termini di significato. 

Se ti è piaciuta la recensione e vuoi essere aggiornato quando ne pubblico una (non ho una pubblicazione regolare) ti lascio il link alla pagina facebook del blog. Grazie per la lettura.

Commenti