Nessuno Ne Uscirà Vivo (2021) spiegazione e recensione film horror Netflix

Regista al suo primo lungometraggio, ho visto che ha fatto solamente corti e che oltre ad aver indossato i panni del produttore  è specializzato in effetti speciali (che infatti qua non sono per niente male). 

La trama parla di una ragazza messicana che per buona parte della sua vita ha dovuto assistere sua madre gravemente malata che poi è deceduta. 
Questi anni di assistenza anziano oltre ad annullarla come persona l'hanno anche ridotta sul lastrico,  perciò cerca fortuna all'estero e come tanti diventa un immigrata irregolare negli Stati Uniti. 
Un tema quindi molto attuale e interessante, anche se purtroppo non approfondito. 
La nostra arriva negli Stati Uniti in una situazione di grave indigenza e si immerge in una nevosa ed inospitale Cleveland. Qui trova una sistemazione super economica situata in un quartieraccio malfamato  all'interno di un quello che un tempo poteva essere un sontuoso residence o albergo ma che ora è un edificio fatiscente che però conserva ancora un certo fascino (soprattutto per lo spettatore).

Contemporaneamente riallaccia i rapporti con un lontano il figlio e trova un lavoro in nero nel campo dell'industria tessile in uno scantinato dove viene trattata malissimo con condizioni lavorative penose. 
Come se la vita non fosse di per se abbastanza spietata, presto si accorgerà anche che la nuova sistemazione ha qualcosa di strano ed inquietante: ci sono strani rumori, voci forse? La sensazione costante di essere osservata da strane presenze pervade l'aria , i condomini sono pochi e tutte ragazze come lei. 
Anche coloro che affittano la camera risultano sono parecchio strani. Chi si occupa delle Public relation è un tizio di nome Red che sembra normale ma poi c'è la figura del fratello che invece sembra un disturbato in piena regola. 



Tecnicamente parliamo di un film con una regia discreta, anche buona ma con un ritmo molto altalenante che a tratti stufa. 
Non fa molta paura anche se gli effetti speciali, tornando al fatto che il regista è un esperto del settore, sono fatti molto bene anche se forse un filo troppo esagerati se parliamo di alcune creature che si vedono a schermo. 
Uno dei punti più bassi del film è rappresentato dalle performance degli attori che sono tutte piuttosto dimenticabili. 
Ce ne sono sufficienti ma nessuna eccelsa. 
Molto riuscita invece la location, davvero una bella ambientazione di grande impatto visivo questo palazzone infestato e che si sposa benissimo con la fotografia scelta. 
In generale si può dire che tutto il mood cupo, depressivo e malato del film sia la cosa migliore del prodotto. 

Stiamo parlando di un un horror soprannaturale che sicuramente paga pegno soprattutto a L'Esorcista. La sequenza iniziale mostra il ritrovamento in Messico di una strana scatola arcaica ed è credo impossibile non fare un collegamento naturale o alla monumentale opera di Friedkin. 
Niente di nuovo sotto il sole del genere insomma. 
A questo punto, per parlare di questo film un po' più apertamente adesso farò un po' di spoiler 



SPIEGAZIONE FINALE (forse) 


Non ho saputo dare un reale significato a questo film perché secondo me è il film stesso non spiegarsi bene. 
Ci sono molti spunti interessanti, molti archi narrativi e tematiche aperte che però non vengono mai e poi mai approfondite e portate a chiusura. 
A cominciare da lo spaccato della vita di quello che può essere un immigrato messicano che arriva negli USA senza documenti, senza soldi e con le sue difficoltà...In realtà questa è una delle cose più interessanti del film, però è un elemento che viene lasciato lì circa a metà pellicola per dare poi completo sfogo alla chiusura della vicenda sovrannaturale fino a quel punto rimasta sullo sfondo. 
Anche questa però , pur essendo il punto centrale del film , viene 'spiegata' malissimo per non dire che non viene spiegata affatto. Nessuno Ne Uscirà Vivo è uno di quei film (che io odio) in cui arrivi alla fine con più le domande che risposte e la sensazione di aver perso un pò di tempo a guardarlo. 

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Non ho capito bene inoltre la scena in cui la protagonista si libera dal giogo di questa specie di mantide religiosa poco prima di essere decapitata, e se lo fa uccidendo simbolicamente la madre nel suo trip mentale. 
Non so se la cosa simboleggi la sua liberazione dal vero peso della sua vita (ovvero la madre malata che poi è la causa reale per cui si è ritrovato in una situazione di indigenza e in un paese straniero ad elemosinare un lavoro senza documenti oppure raccattare un cappotto da un lontano zio) o altro..  La tematica del anziano malato che rovina senza volerlo alla vita del figlio è realistica e sempre attuale, e potrebbe starci. E' un tema anche delicato perché qualcuno, soprattutto di sti tempi, la potrebbe anche prendere male visto che oggi abbiamo delle sensibilità , sul versante del politicamente corretto, parecchio insidiose e 'pelose'. 
Poteva essere anche questo un bello spunto da approfondire: la difficoltà che abbiamo oggi ad ammettere con noi stessi alcune verità intonse, senza cattiveria ma con oggettività e concretezza. 

In tutti i casi non si spiega la natura di questo essere, sappiamo che che viene fuori da una scatola arcaica in Messico, che accetta sacrifici umani e che sembra una mantide. 
O almeno io la chiamo così perché mi ricorda quell'insetto da vicino ma in realtà non sappiamo nulla sulla sua natura. 
Sappiamo solo che uno psicopatico e il suo accondiscendente fratello , non si capisce neanche bene per quale vantaggio personale (forse ne sono solo succubi?) e che alla fina la protagonista dovrà liberarsi dei sui sensi di colpa per sfuggire dalla creatura. 
Tutto il resto resta però nel buio e anche vista in quest'ottica comunque nella vicenda non tutto torna perfettamente. 
Resta infatti un pot-pourri di cose non spiegate che alla fine della fiera rendono il film un'occasione persa.
Forse per capirlo bene bisognerebbe leggere il libro da cui è tratto anche se sinceramente dopo questo film non ho neanche molta voglia. 


Quand'è così si può anche concludere che il film non sia stato trasposto bene dall'opera letteraria e che quindi , per quanto parzialmente riuscito a livello visivo , scarseggi e non poco in quanto a sceneggiatura e buchi di trama. In conclusione un film decisamente trascurabile.

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Commenti

MattJackson ha detto…
primo lungometraggio, ho visto che ha fatto solamente