AEPHANAMER – A DREAM OF WILDERNESS recensione dischi metal


Gli Aephanemer sono una metal band proveniente dalla Francia. 

Il loro suono è certamente death metal di tipo melodico pervaso  in ogni dove da una onnipresente componente sinfonica  da non trascurabili reminescenze di musica classica. 

A Dream of Wilderness , uscito nel 2021 è il loro terzo album in studio.

STRUTTURA DELL'ALBUM

Data la sua struttura a due dischi, date le sue 'arie' epiche,  se fosse un disco puramente rock lo definirei facilmente una "rock opera". In realtà siamo su un terreno metal che più metal non si può, quindi siamo di fronte ad una vera e propria metal opera. 

Opera in quanto pesantemente carica di componenti sinfoniche  e classiche (intese come di musica classica) e metal come il death , in questo caso squisitamente melodico. 

Grandi smitragliate e grandi melodie intervallate da quantomai evocativi bridge introduttivi al pezzo seguente ,veri e propri  ponti sonori  che dividono le  canzoni e gli umori che vanno a formare un full-lenght composto  da ben 18 brani (incluse  2 bonus track ) per una durata totale tutto sommato affrontabile da tutti: 1 ora e 29 minuti di musica.

Un viaggio sonoro guidato lungo il primo disco dalla voce molto poco femminea ma ideale per il genere della vocalist Marion Bascoul , che non ha molto da invidiare ai suoi colleghi maschietti sparsi per il panorama Death. 

Il secondo disco è letteralmente la versione  strumentale delle stesse canzoni appena ascoltate nel primo, riproposte con venature ancora più orchestrali delle precedenti. 

 Una ripetizione, certamente , ma anche un bel modo di rimarcare la propria natura fieramente sinfonica, che senza la voce da alla musica e alle melodie che la compongono un'importanza ancora maggiore ed uno spazio libero per evolversi in un vero e proprio lavoro d'opera. 

PRODUZIONE

Il suono è pulito ma non l'ho tuttavia trovato corposo al massimo in alcuni punti.  Forse è anche una scelta,magari  per favorire la componente sinfonica, Ad ogni modo va detto che la produzione nel complesso rimane  ottima.

Può sicuramente avvantaggiare l'ascolto l'uso di un buon equalizzatore pc (gratuito) ma soprattuto di buone cuffie e non meno importante un buon DAC. 

BRANI DEGNI DI NOTA  

Se devo essere sincero ho sentito troppi riempitivi per i miei gusti. 

A parte la opener Antigone ,  Panta Rhei (che sono anche i due singoli pre release) e la francese Le Radeau de la Méduse direi che mi  è piaciuto particolarmente il tiro della title track A Dream of Wilderness , che arriva a chiudere degnamente la prima parte dell'album  (se non contiamo le due bonus track). 

Secondo me, tra le sue cavalcate, le aperture orchestrali ed i suoi stop and go risulta uno degli episodi più interessanti da ascoltare tra i pezzi col cantato. 

Oltre a questo voglio segnalare  tutto il secondo cd

Di fatto l'idea di riascoltare tutte le canzoni in chiave solo strumentale senza la graffiante presenza della vocalist ma  con anche tante aggiunge orchestrali  è stata recepita da me come molto piacevole ed interessante. 

CONCLUSIONI. 

In scuderia Napalm già da un po' , li avevo già ascoltati soprattutto grazie al video di The Sovereign, e non mi sono mai dispiaciuti. 

Tuttavia devo essere sincero: il disco del cinghiale   non mi ha fatto impazzire  nel complesso e anche se l'ho ascoltato piacevolmente non mi ha convinto appieno.

Un album medio, niente di trascendentale  ma sicuramente neanche  da buttare, anzi ci mancherebbe!

Soprattutto molto interessante il secondo disco con le versioni solo strumentali delle canzoni. 

Meritevolissimo di un ascolto attento in toto , e degno anche  di essere ripreso magari sporadicamente estraendo qualche pezzo qua e la. 

Non so dire perché ma pur apprezzandone la fattura generale ho percepito la mancanza di una  vera e propria presa emotiva da parte mia. Non so se oltre ad un ben affermato stile ed una buona dote compositiva ci sia anche altro in questo A Dream of Wilderness , se c'era devo dire non me  l'ha suscitato. 

Peccato , perché per me è un gruppo con un bel potenziale , che magari in futuro potrà maturare  (lo spero) ancora di più.

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