Barbarian - recensione dell' horror disponibile su disney+ / STAR


(attenzione: contiene spoiler)

Nessun miracolo, nessun capolavoro, ma Barbarian è un buon film horror.

Il chiacchiericcio in positivo che se ne è fatto  è secondo me  giustificato ma probabilmente esagerato.

La protagonista affitta un BnB in un quartiere abbandonato di Detroit (presumibilmente vittima della crisi del mercato automobilistico). In mezzo alle case mezze diroccate se ne trova infatti una in buono stato e disponibile su HomeAway.

La nostra arriva nella proverbiale notte buia e tempestosa e scopre che la casa è già occupata , per un apparente errore di prenotazione, da un uomo che sta pernottando già lì. 

Lo sconosciuto invita la nostra protagonista a passare ugualmente la notte nella casa e chiedere un rimborso il giorno dopo.  Non senza remore la ragazza accetta. Va detto che lo sconosciuto è interpretato da Bill Skarsgård , ovvero l'attore che i più conoscono per aver interpretato Pennywise nel remake di IT e che quindi a occhio non ispiri troppa fiducia. 

La prima parte del film gioca proprio sul cercare di capire se lo sconosciuto sia minaccioso o meno , in quello che sembrerebbe essere il più classico dei thriller horror di rapimenti et simila. 

In realtà , spoilero un po' quindi se non avete letto non andate oltre, il film ha modo di cambiare direzione, tono e tenore. 

Un cambio di registro che riesce a fare in modo più che convincente e più e più di una volta, per esempio quando quasi a metà film introduce un nuovo protagonista a migliaia di chilometri di distanza ( ovvero il deprecabile  proprietario della casa ) mostrando una certa maestria del regista Zach Cregger nel saper gestire ritmi e tempi diversi anche scanditi in modo repentino. 

Nella sua seconda parte il film diventa un horror in piena regola , mostrando il fianco anche ai soliti   cliché di genere  (primo tra tutti un comportamento non sempre smart della protagonista) ma con un'atmosfera riuscita e vincente: è un horror fatto di lunghi cunicoli inaspettati , bui come la pece ed estremamente claustrofobici. Tunnel in cui si muove una creatura che mi ha rimandato alla mente le atmosfere del capolavoro The Descent. 

Il tutto si risolve poi in un finale a mio parere non scoppiettante e non all'altezza della fattura di tutto il resto della pellicola, e a dire il vero c'è un ricorrere a certi comportamenti stupidi di alcuni personaggi tipici dei film horror, ma sono tutte cose di contorno che non tolgono  al film  la sua solida ossatura di fondo. 

Un buon film insomma, certo non perfetto, ma che sa sfruttare appieno espedienti di ritmo e messa in scena in modo da tenere sempre vivo l'interesse dello spettatore sino alla fine (caratteristica che ahimè al tempo dei social e della soglia d'attenzione misurata in secondi più che in minuti sta diventando sempre più rara, anche al cinema) regalando un'esperienza più che interessante.

Non un capolavoro  come molti dicono ma sicuramente da vedere per gli appassionati.

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