Hereditary - recensione e spiegazione finale


RECENSIONE NO SPOILER


recensione e spiegazione finale di Hereditary Le Radici del Male , opera prima del giovane registra trentaduenne Ari Aster che con questo film horror si piazza di prepotenza e assoluto merito tra i nuovi cineasti da seguire con attenzione.
Questo perchè?
Perchè prima di tutto ha delle usa la macchina da presa in maniera creativa con riprese davvero originali, sia per quanto riguarda le inquadrature ed i movimenti di camera, e poi perchè Hereditary è un film che sa differenziarsi dalla massa degli horror attuali.
Per quanto riguarda le inquadrature si può citare (senza temere spoiler) la scena iniziale, in cui la macchina da presa si muove lentamente attorno ad una stanza-studio piena di miniature per poi entrare lentamente all'interno di una riproduzione di una camera da letto che ad un certo punto diventa la stanza di uno dei protagonisti e da cui subito dopo parte la narrazione vera e propria. 
Questo piccolo esempio l'ho usato per dare un'idea a chi legge, e non ha ancora visto il film, dell'originalità di alcune scelte stilistiche e in un certo senso anche della loro funzionalità, in quanto esse concorrono ad aumentare il pathos della scena ed a tenere sempre viva l'attenzione dello spettatore dalla prima all'ultima sequenza.
Perchè Hereditary è sostanzialmente diverso dagli altri horror? Leggendone banalmente la trama si potrebbe pensare ad uno dei tanti horror ambientati in un  nucleo famigliare con casa stregata e qualche spettro al seguito. 
Una famiglia composta da padre madre e due figli (uno adolescente, l'altra tredicenne) affronta il lutto derivato dalla morte della nonna materna. Lutto che innesca però un crescendo di fatti inquietanti, drammatici e talvonta tragici.
Fin qui tutto già visto direte voi. Certo, se non fosse che è proprio su queste basi che la trama si infittisce ed il film decolla. Sfruttando questo sentore di 'già visto' il film riesce (per più di una volta) a convincere lo spettatore di aver già capito che tipo di lungometraggio si ha avanti, per poi ribaltare completamente la situazione e virare verso situazioni e tematiche molto diverse.
Dico subito che è difficile recensire questo film senza fare spoiler, in quanto il finale è una delle cose più importanti,  inaspettate e discusse tra i telespettatori.  
A chi non l'ha visto posso solo dire che, al di là delle già citate scelte tecniche sulla gestione della macchina da presa, è probabilmente la conclusione degli eventi e la loro spiegazione uno degli elementi che rende questo horror più 'ricordabile' rispetto ad altri.
Per approfondire questo aspetto dedicherò una parte a fondo articolo dedicata a chi ha visto il film.


Sul versante recitazione direi che tutti gli attori, anche quelli più giovani, recitano benissimo. Charlie ad esempio. Una tredicenne decisamente 'strana' che con la nonna materna aveva un rapporto tutto particolare, anzi direi tendente al morboso, ci viene presentata sempre in equilibrio tra quel mix di innocenza e irrequietezza che hanno i bambini nel passaggio dall'infanzia all'adolescenza vera e propria ma mista ad  una inquitante stranezza di fondo che, in alcune sue azioni, arrivano ad avere connotati quasi macabri.
La madre Annie è invece un'artista di professione, e anche molto brava. E' lei che produce i modellini in miniatura di cui ho accennato all'inizio. Tanto brava quanto psicologicamente tormentata. Capiamo subito infatti che il rapporto con sua madre (la nonna) scomparsa era decisamente incrinato,  e mano a mano scopriremo il perche. Esiste nel suo incoscio un tormento profondo e irrazionale, che si palesa nei frequenti  episodi di sonnambulismo di cui è vittima e che verrà svelato mano a mano, lentamente e molto sapientemente.
 
midnight factory offerta




A questo bel quadretto si aggiungono due personaggi apparentemente più equilibrati e 'normali',  che rappresentano apparaentemente un baluardo di razionalità e di 'normalità' in antitesi con i comportamenti di Annie e Charlie, ovvero il padre Steve e il figlio Peter
Entrambi i personaggi avranno un ruolo nella vicenda ma uno di loro avrà un ruolo cruciale. Un ruolo che si capirà solo nel finale, di cui andrò a parlare più sotto.
Dalla caratterizzazione dei personaggi capiamo quindi che tutta la famiglia ha una certa  ereditarietà (da qui il tema portante e titolo dell'opera) con i disturbi mentali da cui sembra essere in qualche modo perseguitata da lunga data (non pochi sono i rimandi ad altri parenti che soffrono di disturbi della personalità). 
Ciò che resta da capire è se questi disturbi sono solamente mentali o c'è dell'altro, ma per questo però dovrete guardare il film.
Vi basti sapere che Hereditary è un film difficile da confondere con altri.
Siccome l'ultima volta che parlai in questi termini di un horror fu probabilmente con l'altrettanto valido Babadook (qui la recensione) a chi si ferma qui posso solo dire: date un'occasione a questo giovane regista e guardate il suo primo film perchè a prescindere da tutto quantomeno se lo merita.
Lo trovate qui in DVD e Blu-Ray



SPOILER ALERT DA QUI IN POI. 

Nel bene o nel male Hereditary è un film che stupisce,  a tratti sconvolge e non lascia indifferenti. 
Dico nel bene e nel male perchè la spiegazione data nel finale è radicalmente diversa da quella che ci si potrebbe aspettare dopo aver visto tre quarti di film. 
Sia i protagonisti che gli spettatori sono all'oscuro di tutto sino a che, nell'ultima mezz'ora circa, gli viene spiegato tutto e tutto 'magicamente' torna al suo posto,  in un epilogo che sicuramente sorprende, anche se il film ci aveva già abituato sin dall'inizio ai suoi cambi di carreggiata repentini (ad esempio con la terribile scena della morte di Charlie nella prima parte del film, un personaggio che sembrava essere il principale e  che viene invece spazzata via con una crudezza ed una cattiveria tangibile in un una delle scene madri del film)
Di fatto l'ereditarietà della famiglia Graham è quella di avere una simpatica nonnina che faceva parte di un antico culto di adoratori del demonio e che, pur di fare risorgere uno degli otto re degli inferi chiamato Paimon, convincerà sua figlia, la povera Annie, a fare un secondo figlio  solo perchè Paimon si può incarnare esclusivamente in un corpo maschile (e questo penso spieghi abbastanza bene perchè Annie vive la dipartita di sua madre in maniera quasi del tutto distaccata).
Alla luce di questo finale torna sia la frase di Charlie quando dice alla madre che "la nonna avrebbe voluto che nascessi maschio" sia l'ammissione di Annie a Peter quando afferma di aver tentato l'aborto solo "per salvarlo". 
Annie non è pienamente cosciente e consapevole della cospirazione che la nonna ha ordito lungo gli anni contro la sua stessa famiglia, ma a livello inconscio sa cosa sta succedendo e la disperazione per questa situazione viene 'sfogata' con i terrificanti episodi di sonnambulismo notturno (e in questo senso si spiega anche perchè in uno di questi attacchi Annie tentò incoscientemente di dare fuoco ai figli dopo averli cosparsi di acquaragia).

Insomma,che questo finale piaccia o meno tutto torna,  e se si riguarda il film i buchi di trama sono veramente pochi (ricordiamoci prima di fare i fighetti che questa è pur sempre un'opera prima). 
In base ai gusti si può dire o meno che Hereditary sia valorizzato o rovinato da questo finale, così diverso da tutto il resto del film, e atipico per il tipo di film che sembra essere all'inizio,  ma sta di fatto che è oggettivamente una delle componenti che più lo caratterizzano.
Personalmente l'ho apprezzato per l'originalità, ma con una riserva: il fattore setta e l'eccessiva spettacolarizzazione della componente sovrannaturale forse l'ho trovata un pò forzata. In particolare: gli adepti nudi e ingrigiti alla fine chi diavolo sono esattamente? Non si sono mai visti per tutto il film e alla fine ti vedi sti vecchi nudi nel bosco che sogghignano..In quel momento, lo ammetto, più che paura ho provato ilarità ed ho sogghignato anche io perchè quel frangente era decisamente grottesco. 
Buono però tutto il resto, anche le scene propriamente horror sono veramente terribili (nel senso buono). L'orrore di Hereditary arriva a puntate ma quando arriva lo si può quasi toccare.
Va da se quindi che il mio giudizio complessivo sul film rimane estremamente alto e che per il passato 2018 ha decretato Ali Aster come  la  mia nuova vera promessa,  così come ha consacrato Mike Flanagan (Hill House, qui la recensione) tra i nuovi maestri del genere.

PhilFree's Horror non è un grande network ed è gestito da una persona sola che ha la passione per questo genere cinematografico. Non ho un calendario di pubblicazone, il mio è solo un hobby di fatto.
se vuoi aiutarmi a crescere, se ti è piaciuta la recensione e ne vuoi leggere delle altre ed essere informato quando ne pubblico una iscriviti al blog e condividila sul web e se non sei d'accordo non esitare a scrivere il perchè nei commenti cercando di non essere offensivo (i commenti inopportuni verranno eliminati). 

Ad ogni modo grazie mille per la lettura
Luca

Commenti