PERSEFONE - METANOIA recensione dischi metal

persefone metanoia recensione

I Persefone sono una band andorriana formatasi nel 2001, autori di un progressive death metal molto tecnico, melodico e condito con un a mio parere adorabile tappeto sonoro di matrice sinfonica.  

Metanoia è loro sesto album in studio, uscito nel 2022 e puoi ascoltarlo qui in alta definizione (gratuitamente  per 30 giorni). 

Buon ascolto e buona lettura.

MINUTAGGIO e STRUTTURA DELL' ALBUM

Metanoia non annoia, sebbene non sia un album easy listening. Parliamo di un totale di 10 brani di durata molto variabile (la più lunga 11:07 min) ma mediamente equilibrato restando su una media di durata  che si attesta aui 6 min a pezzo. 

La struttura dell'album ha le sembianze di un concept di musica progressiva, anche se a dire il vero non ho ancora approfondito tramite i testi se lo sia o meno. 

 STILE SONORO 

In una parola: RICCO. Lo stile sonoro è davvero ricco e vario. Si potrebbe bovinamente definire  un progressive death metal di stampo melodico contaminato da non poca eletttronica ed influenze ambient.  Un mix che trasporta l'ascoltatore concentrato, che lo accompagna attraverso atmosfere ricercate per quanto riguarda le basi  e che stupisce nelle parti più complesse di scuola finemente progressive per poi colpire quando meno ce lo si aspetta aprendosi repentinamente in sfuriate tipiche del death metal. Un'altalena di stili che non ci abbandona mai per tutta la sua durata ed in tutte le sue componenti strumentistiche e vocali, sempre in bilico  tra un pulito quasi lirico ed un growl classico.

Uno stile che per quanto riguarda il cantato nelle parti prog mi ha ricordato un altro gruppo (ormai anche abbastanza seguito rispetto a quando lo ascoltavo io agli albori) , ovvero i Riverside. Ci  sento la stessa vena malinconica e poetica. 

QUALITA' DELLA PRODUZIONE

La qualità della produzione audio è alta, cesellata come piace a me, con un'occhio (anzi orecchio) di riguardo per la pulizia del suono che si presenta sempre senza sbavatura alcuna in ognuno dei tanti umori diversi dell'album.

Oltretutto la cover art di quest'album è una vera figata. La produzione in generale potrei definirla con un solo aggettivo: elegante. 

Esatto. in una parola: Metanoia è un album elegante. 

BRANI DEGNI DI NOTA  

Dopo la  intro omonima Metanoia -che suona quasi da rock opera per come si presenta:  adorabilmente condita da atmosfere solenni, evocative e voce pulita tendente al lirico- abbiamo una breve outro elettronica che ci trasporta verso la seconda Katabasis  dove dapprima esce la vena più progressive della band poi veniamo a conoscenza dell'anima più spiccatamente death metal della band. Decisamente più lineare nella sua cattiveria  è invece la notevole Architecture of the I (che mi risulta interessante sin dal titolo). Da citare senz'altro c'è anche Merkabah, scelta anche come 'singolo' di lancio con un video ufficiale parallelo al lancio del full-lenght.

La parte più progressive di tutti arriva con gli ultimi brani , Anabasis, concatenati in 3 punti che formano una vera e propria suite che , con enfasi e per quanto mi riguarda entusiasmo , mi guida alla conclusione di un album davvero ottimo.

Anche se ho sottolineato alcuni highlights mi preme però sottolineare che , come capita in molti altri album di matrice progressiva, questa è un'opera che non sarebbe da 'consumare a spizzichi e bocconi' ma andrebbe ascoltata dall'inizio alla fine e con viva e duratura attenzione (merce rara ultimamente, me ne rendo conto, ma è comunque un buon esercizio per il cervello che io mi ostino a fare sia con la musica che con i libri) in quanto, trattandosi di un lavoro estremamente omogeneo a livello di tracklist,  credo possa dare  il meglio di se solo se fruito nella sua interezza piuttosto che nei suoi episodi singoli. Insomma: lasciatevi trasportare come si faceva una volta...per una volta.

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CONCLUSIONI. 

Persefone non è certo una band adatta ai puristi del death metal  ( non a caso non lo sono mai stato) ma resta il fatto che Metanoia è  un lavoro di altissima qualità sonora da qualsiasi parte lo si guardi (anzi, ascolti).  Il livello della produzione è alto, è suonato non bene ma benissimo da veri professionisti capaci di spaziare su ogni tipo di sonorità e  che , si sente, hanno a cuore l'attenzione per i dettagli. Il tutto risulta elegante e avvolgente sin dal primo ascolto in quanto ricco di componenti di una grande varietà che non può annoiare (a discapito del titolo) e che lo  allontanano quanto  più possibile da  qualsivoglia etichetta di genere, che ai Persefone starebbe davvero molto stretta. 

Grazie per la lettura e per il tuo tempo. 

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