The Beta Test film del 2021 spiegazione e recensione - Jim Cummings

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Ascolta "The Beta Test (2021) recensione spiegazione film horror di Jim Cummings" su Spreaker.

C'è parecchio da dire su questo The Beta Test

Un film che su letterboxd ho trovato catalogato come horror , thriller e commedia ma che considererei anche un drammatico e che nelle sue parti horror è certamente appartenente al filone più psicologico. Scena iniziale violentissima che apre le danze a parte il resto della violenza è per di più sottile e interiore: e questo per me è un pregio. 

Ho cercato aggettivi per descriverlo e quello più adatto secondo me è: "strano". Un film strano forte, a tratti volutamente grottesco e sopra le righe ma a suo modo affascinante  e profondo e che soprattutto ti tiene ben incollato alla poltrona (o divano nel mio caso) fino alla fine.

E' stato inoltre un film utile perché mi ha fatto conoscere il suo interprete, sceneggiatore e regista ovvero Jim Cummings. Un personaggio da tenere senz'altro d'occhio nel panorama horror e cinematografico più in generale.

Ma andiamo per ordine

Il film è incentrato sulla storia di Jordan, un agente di Hollywood, che conduce una vita apparentemente piena di successo. Ha un lavoro nello showbiz americano pagato lautamente, si veste di tutto punto, ha una bella casa, una bella auto e una bella moglie. Ci tiene enormemente alla sua estetica tant'è che a volte sembra ed è letteralmente di plastica (dentatura inclusa) e fa parte di una coppia apparentemente perfetta in procinto di sposarsi. Quasi lo stereotipo della patinatura hollywoodiana insomma, dove tutto è apparenza e niente è sostanza. 

Jordan conduce una vita di finzioni nella più che finta Hollywood contemporanea. Un auto-Truman show di proporzioni bibliche che però sta per essere messo a dura prova da un evento che farà sempre più vacillare il nostro protagonista, ovvero l'arrivo di una misteriosa busta viola contenente un intrigante invito personalizzato e del tutto anonimo ad una notte di sesso gratuito. 

Non senza tentennamenti (e ovviamente imboscamenti) Jordan deciderà di parteciparvi recandosi in una stanza d'albergo,  facendo poi sesso con una donna misteriosa. 

Sono entrambi bendati, ma  l'esperienza vissuta si rivelerà talmente totalizzante e destabilizzante da far vacillare pian piano tutto il castello di bugie  e apparenze che si era costruito in precedenza e su cui la sua vita si reggeva a malapena in equilibrio,  spingendolo alla disperata e sempre più patologica ricerca della donna misteriosa.

Nel parlare di regia , sceneggiatura e attori torno a parlare del vero deus ex machina di questa pellicola, ovvero il già citato (e per me finora sconosciuto) Jim Cummings. 


Comincio col ripetere che il film è interessante dall'inizio alla fine e che tramite la voglia di scoprire chi si cela dietro a queste fantomatiche buste viola ti tiene sull'attenti per tutta la sua durata , e direi che anche la sua spiegazione (rimando alla parte spoiler) non mi ha deluso. 

A parte questo però la cosa che mi ha stupito di più  è stata proprio l'interpretazione magistrale di Cummings stesso nei panni di Jordan. 

Le sue espressioni facciali da psicopatico, i suoi tic, le sue movenze, sono qualcosa di estremamente riuscito e credibile. La capacità di passare dalla risata a 34 denti alla Big Jim alla faccia corrugata è secondo me fenomenale come prova attoriale e restituisce bene la meschinità e la disperazione interiore del protagonista.

Inoltre solo a film concluso ho appreso che fosse anche il regista e il writer della storia...Quindi mi ritrovo a fare i miei tripli complimenti! 

La regia è pulita e patinata ma quel che basta in perfetta linea con la tematica e gli umori del film, l'intreccio mostrato è stato forse un po' troppo inutilmente ingarbugliato (visto l'epilogo piuttosto semplice anche se ripeto non deludente). 

Come rimandi cinematografici le due pellicole che mi sono venute maggiormente in mente guardandolo sono niente popodimenoche  Eyes Wide Shut per le parti diciamo più 'lussuriose' e 'immascherinate' e più diciamo sul versante estetico, ma anche American Psycho, perché a me questa spettacolare interpretazione di Cummings ha ricordato da vicino la psicopatia del migliore Christian Bale d'annata sinceramente (poi ditemi se siete d'accordo con me o mi sbaglio ma a me quelle facce da pazzoide hanno riportato alla mente proprio il famoso film di Mary Hannon). 

Sostanzialmente credo che Jim Cummings debba essere tenuto d'occhio perché credo abbia molto da dire e tanto talento e passione per la settima arte. 

A questo proposito,  manco a farlo apposta ho già sulla piattaforma di lancio un altro suo film, ovvero The Wolf of Snow Hollow del 2020. A questo punto sono decisamente curioso di guardalo e recensirlo (EDIT: recensione qui)!


SPIEGAZIONE FINALE DI THE BETA TEST (SPOILER)

Come ho già scritto poco sopra, l'intreccio narrativo è forse rappresentato più complesso ed ingarbugliato di quel che è, e la soluzione è piuttosto semplice. 

Non c'è nessun complotto alle sue spalle e le reazioni esagerate del protagonista sono praticamente solo sue. 

Jordan è semplicemente  una delle tante vittime dell'azione di un hacker che ha trovato il modo, tramite una profilazione 'di fino' (che noi tutti forniamo in rete giornalmente eseguendo ricerche, postando e reagendo sui social), di fare matchare (mi scusi la crusca) due profili sessualmente affini in modo da offrire poi un primo incontro gratuito ma completamente anonimo tra le due persone che, una volta sperimentata un'esperienza sessuale pressoché perfetta, saranno poi praticamente drogate e ne vorranno ancora. 

In quel momento l'hacker mandava un'altra busta ai 'partecipanti' dell'incontro, questa volta non viola ma gialla, in cui gli si chiedeva una somma di 5000 dollari per avere i dati dell'altra persona e poterla così contattare. 

Nient'altro che un incrocio tra uno scam ed un ransomware online insomma, in salsa Tinder o Badoo solo che illegale, involontario e forzato.

Ciò che non ha funzionato nel caso di Jordan è però che la busta gialla di fatto non è mai arrivata e che quindi la 'voglia' non saziata di incontrare nuovamente la donna del mistero  lo ha portato alla follia.  Un follia di cui in realtà soffriva già visto come era ossessionato dal pensiero che gli altri avessero di lui. Follia di cui, in una sorta di lieto fine, si riesce a liberare tagliando i ponti anche col suo passato, tranne che con la moglie, e con tutta la montagna di finzioni sia estetiche che interiori che erano poi il vero problema che lo affliggeva. 

CONCLUDENDO

E' un film molto interessante, non perfetto ma che per quanto mi riguarda consiglio. 

E consiglio anche di puntare il vostro radar verso i lavori futuri di questo Jim Cummings, perché il suo potenziale secondo me non è ancora del tutto espresso (vedremo a breve come uscirò dalla visione del suo altro horror, ad occhio forse più canonico The Wolf of Snow Hollow).

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