THE MIDNIGHT CLUB recensione spiegazione della serie di Mike Flanagan su Netflix


La nuova serie Netflix di Flanagan è una delusione, specie dopo le serie capolavoro dello stesso, prime fra tutte Hill House (recensione) e sopratutto Midnight Mass (recensione) cui Midnight Club condivide solo parte del titolo e purtroppo non l'intensità.  

Lo spettacolo ha del potenziale ma mai realizzato a pieno. 

Il primo episodio è il più interessante, perché ha un'idea di fondo interessante, un'ossatura di livello: raccontare le storie intrecciate di alcuni adolescenti malati terminali di cancro che si ritrovano insieme in un hospice per vivere gli ultimi mesi della loro vita poteva aprire praterie ad un'ennesima serie memorabile del buon Mike. 

E invece no, è proprio lo  stile di scrittura e di regia di Flanagan che qui risulta prolisso e sconclusionato. 

Lo spettacolo non ha abbastanza sostanza, e infatti tende ad utilizzare continuamento l'espediente antologico per allungare il brodo di una storia che poteva essere raccontata sicuramente in molti meno episodi (che anzi poteva essere benissimo un film di un'ora e mezza).  

Il plot procede su due binari: il filone principale che collega tutti gli episodi e che vede la protagonista Ilonka indagare sul passato dell'hospice, che si dice esser sede di una setta capace di impedire in qualche modo la morte degli ospiti malati. Un canovaccio che a mio parere sa un pò di già visto e che forse poteva pure non esserci, sebbene sia la colonna portante della narrazione.

Poi c'è il filone secondario che io definisco puro riempitivo, dove i ragazzi si ritrovano attorno ad un tavolo, nella notte, a raccontarsi a turno storie di paura da loro inventate e raccontate 'a puntate' , invitando gli altri a sopravvivere qualche settimana in più per sentirne il finale, e con il comune patto di cercare di 'tornare' una volta morti. Un comportamento plausibile per una serie di adolescenti, ma quel che non va è la qualità altalenante delle storie stesse oltre al fatto che distolgono in maniera praticamente inutile e non funzionale alla vicenda principale.

Flanagan cerca sempre di entrare nell'intimo dei personaggi e lavorare sull'introspezione dei personaggi, forse però qui esagera ed il risultato è un pò troppo pretestuoso, per quello che risulta poi essere il risultato: un mediocre minestrone di idee non sviluppate o sviluppate male. 



Quindi per  una serie di scelte a mio avviso sbagliate lo spettacolo diventa presto noioso,  ed episodio dopo episodio mentre attendevo che finalmente calasse il sipario sull'intera vicenda era la mia palpebra a calare. Manca di ritmo e anche di una struttura narrativa coerente fino alla sintesi finale. 

Sintesi che , lo dico senza spoiler, ti lascia più domande che risposte e spalanca le porte ad una seconda stagione che ' chiuda il cerchio ' ma che io sinceramente non mi auguro, perché se il seme piantato è questo non può che crescere della malerba.

I giovani attori sono anche bravi, non si può certo dar colpa a loro, ed anche la messa in scena e più in generale l'estetica della serie è vincente, paragonabile alle altre creature di Flanagan. Il vero problema sta nell'essenza mal sviluppata o sviluppata troppo lungamente ed in modo troppo dispersivo. Un cocktail sconclusionato di storie nelle storie che mi ha fatto spesso addormentare sul divano ben prima della famosa midnight.

Concludo dicendo solo che ho fatto molta fatica ad arrivare fino alla fine. Mi sono dovuto letteralmente sforzare, tra un sonnellino e l'altro, e con un interesse che alla fine era arrivato ai miei minimi storici, e l'ho fatto solo perché sapevo che dietro la serie c'era il buon nome di uno come Flanagan ed ho sperato fino alla fine in qualche sprazzo della genialità di cui il nostro so essere capace. Ma niente, no surprises: questa volta davvero deludente su tutta la linea. 

Riprovaci Mike! Sappiamo che puoi fare molto meglio di così.

La recensione termina qui. Se ti è piaciuta e vuoi essere aggiornata\o quando ne pubblico una (non ho una pubblicazione regolare) ti lascio il link alla pagina facebook del blog.

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Intanto ti ringrazio per la lettura\ascolto e ci leggiamo\sentiamo alla prossima!

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